Barking Dog di Keith Haring è una delle sue immagini più rappresentative, costituita dalla figura semplificata di un cane che abbaia, delineata in nero e circondata da linee di azione che indicano il movimento e il suono. Come molte delle figure di Haring, il cane è un simbolo di energia e comunicazione, espresso attraverso il suo stile visivo caratteristico: forme semplici e colori vivaci, tipici della street art e dei graffiti. Il Barking Dog fa parte del repertorio visivo di Haring, con il quale ha cercato di rendere la sua arte accessibile, immediata e riconoscibile a tutti.
Il Barking Dog contiene anche una critica sociale e politica, poiché Haring ha spesso usato le sue opere per commentare temi come l'autoritarismo, la repressione e l'ingiustizia. In questo caso, il cane che abbaia può essere interpretato come un simbolo di protesta o resistenza, rappresentando sia la voce dell'avvertimento sia coloro che osano parlare contro l'oppressione. La semplicità del disegno, quasi infantile, contrasta con i significati profondi che la figura può assumere in diversi contesti, riflettendo l'approccio di Haring nell'affrontare questioni serie attraverso un linguaggio visivo accessibile e apparentemente giocoso.
Inoltre, Barking Dog riflette l'intenzione di Haring di creare un linguaggio visivo universale. Le figure del cane che abbaia, come altre opere iconiche di Haring, come gli uomini che ballano e i bambini raggianti, potevano essere comprese senza bisogno di parole. Quest'opera, come gran parte del suo lavoro, è stata sviluppata in spazi pubblici, come muri e murales di New York, dove la gente comune poteva interagire direttamente con l'arte. Barking Dog è sia un'opera di espressione artistica che uno strumento di comunicazione e protesta sociale, che consolida l'impegno di Haring nei confronti dell'arte pubblica e dell'attivismo visivo.
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© Keith Haring Foundation. Licensed by Artestar, New York.
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