Antonio López García è nato nel 1936 a Tomelloso, Ciudad Real, Spagna. Si è trasferito dalla sua città natale a Madrid nel 1949 per preparare l'esame di ammissione alla Scuola di Belle Arti di San Fernando. Qui, López frequenterà i suoi studi tra il 1950 e il 1955.
Sviluppò la sua attività tra Tomelloso e Madrid fino al 1960.
L'opera di Salvador Dalí ha influenzato il suo lavoro negli anni '50, quando il disegno domina la pittura e mescola la fantasia con il gusto accusato della realtà.
Durante gli anni '60, López sviluppa un maggiore interesse per la fedeltà alla rappresentazione, acquisendo un senso come ricercatore della realtà. Sente la predilezione per gli oggetti vicini, le scene di casa, le immagini della sua famiglia, della moglie e delle due figlie. Oggetti ed eventi della vita quotidiana saranno i protagonisti dei suoi dipinti e si occupa di un'enorme attenzione fotografica per i dettagli. La produzione di López è ricca anche di vedute di Madrid e di elementi tratti dalla natura stessa.
Il processo di creazione di questo artista è lento, meticoloso e molto attento. I suoi dipinti vengono eseguiti per diversi anni e vengono costantemente ritoccati fino a quando non sono finiti. Secondo l'artista: "Un'opera non viene mai realizzata, si raggiunge semplicemente il limite del proprio potenziale" o "Quando si dipinge una strada, per esempio, quello che si vede è così straordinariamente impressionante che, per me, è davvero difficile fare una parte di quella mossa. È questo che mi fa prendere così tanto tempo. Non posso risolvere tutto lo spettacolo in fretta".
Il suo lavoro è interessante sia in pittura che in scultura, e oggi López è considerato il principale rappresentante del realismo spagnolo contemporaneo.
Nel 1985 gli è stato conferito il Premio Principe delle Asturie e nel gennaio 1993 è stato nominato membro dell'Accademia Reale di San Fernando.