Albert Ràfols-Casamada è nato nel 1923 a Barcellona. Lì ha iniziato a dedicarsi all'architettura, che lo ha lasciato convinto di doversi dedicare esclusivamente all'arte. Grazie a una borsa di studio, nel 1950 si reca in Francia, dove riceve un grande impulso creativo e dove apprende la pittura figurativa post cubista, creando, sulla base di questo stile, le sue prime opere. Pittori come Picasso, Braque e Matisse segnano la loro influenza nell'opera di Ràfols-Casamada e iniziano a creare le sue prime opere astratte. Nel 1955 decide di tornare a Barcellona.
Già immerso nella pura astrazione e saldamente insediatosi a Barcellona, Ràfols-Casamada realizza opere come "Cantera" (1958), caratterizzate dalla presenza di forme ortogonali e dalla composizione strutturale sulla tela creata da un colore tenue ma molto luminoso. In questo periodo mette in evidenza la grande influenza di pittori come Rothko e Mondrian.
Più tardi, nel decennio degli anni Sessanta, raggiunge una semplificazione eccessiva, sia nella forma che nel colore, arrivando ad affidarsi solo al bianco per creare le sue opere. Istruito sulle tendenze americane, adatta la pop art e il collage al suo repertorio, dando vita a opere come "La Emoción y la Razón" (1965).
Amante della pedagogia dell'arte, crea nel 1964, la prima scuola d'arte spagnola, Elisava, dirigendola fino al 1967, anno in cui lascia questa scuola per crearne un'altra, Eina, laica e focalizzata sulle tendenze più contemporanee dell'epoca.
Negli anni '70 le sue opere sono caratterizzate dall'uso di piani orizzontali e verticali che massimizzano i contrasti cromatici, le cui tonalità sono luminose e sensibili. Opere come "Invernadero" (1982) sono la fedele rappresentazione di questa tendenza.
Albert Ràfols-Casamada si è guadagnato nel corso della sua carriera un grande apprezzamento per il suo lavoro e il suo contributo all'arte spagnola, ne sono prova i riconoscimenti del Ministero della Cultura spagnolo (Premio Nazionale delle Arti Plastiche nel 1980), la Legione d'Onore del Governo Francese (1991) o il Premio delle Arti Visive della Catalogna (2003).
Ràfols-Casamada è morto nel 2009 nella sua nativa Barcellona.